Presente a tutte le tappe del GDPR Day 2018, DigiTree, azienda leader in sicurezza informatica, conferma la sua partecipazione come Top Sponsor al nuovo tour. Dopo Torino, sarà la volta di Verona (18 ottobre), Bologna (19 ottobre) e Catania (23 ottobre).
DigiTree offre prodotti e servizi per aiutare le aziende a conformarsi al GDPR: mobilità sicura dei dati grazie ai dispositivi con crittografia hardware automatica, formazione online contro le minacce d’ingegneria sociale, connessioni remote protette per assistenza e lavoro da remoto.
La società propone alle aziende l’adozione di alcune semplici contromisure relative ad aspetti in parte trascurati nelle architetture complessive di cybersecurity. Un esempio? Le aziende spendono miliardi in firewall e antivirus, ma poi un dirigente dimentica il proprio laptop o la propria chiavetta USB in albergo, in taxi, all’aeroporto, con dentro dati confidenziali potenzialmente (e molto probabilmente) a rischio. “Adottando alcune delle nostre soluzioni questo rischio viene minimizzato, in quanto i dati contenuti sui dispositivi di storage vengono automaticamente cifrati e il dispositivo disabilitato da remoto. – ci spiega – Andiamo alla ricerca di soluzioni innovative che permettano un modo di lavorare mobile, sicuro e quindi più rilassato e che garantiscano protezione anche rispetto problematiche di sicurezza spesso ancora in parte trascurate dalle aziende.” Adriana Franca, Country Manager di DigiTree,
Con Adriana parleremo di “Rischio Data Breach: il Fattore Umano, Vulnerabilità Trascurate e Soluzioni Possibili.” Con la nuova normativa sulla protezione dei dati, le sanzioni per la non conformità e gli obblighi imposti in conseguenza a un data breach che comprometta dati personali possono mettere in ginocchio un’azienda, da un lato per il danno pecuniario, dall’altro per il danno d’immagine derivante dal rendere pubblico un incidente di sicurezza. D’altro canto, il GDPR costituisce una straordinaria opportunità per le aziende perché fornisce l’occasione di riesaminare e rafforzare le proprie strategie di sicurezza IT in modo da proteggere al meglio non soltanto i dati personali e sensibili ma tutti i propri asset digitali.
Processi, tecnologie e persone costituiscono i tre pilastri di una Cyber Security vincente, ma purtroppo spesso le aziende si focalizzano principalmente sui primi due e sottovalutano il terzo. Al contrario, questo intervento mira a sottolineare l’importanza del fattore umano nella progettazione di un piano di sicurezza e protezione dei dati davvero efficace. Verranno illustrate alcune delle principali criticità che risultano sempre più evidenti in un mondo e in un modo di lavorare in rapida evoluzione e proposte delle soluzioni semplici ma efficaci per minimizzare il rischio di un incidente di sicurezza. Tali soluzioni, inoltre, consentono alle aziende di dimostrare di aver adottato tutte le misure tecniche ed organizzative adeguate in conformità con i requisiti imposti dal GDPR e dai successivi decreti attuativi.
Le soluzioni offerte da DigiTree – semplici ma al contempo di alto livello – consentono di allargare i tradizionali perimetri di sicurezza, tenendo conto delle esigenze dettate da mobilità e BYOD, e includendo soprattutto l’elemento umano, anch’esso essenziale.
Al GDPR Day 2018, DigiTree presenterà alcune soluzioni di sicurezza informatica, come ad esempio la combinazione HW/SW offerta da SPYRUS per la creazione di partizioni cifrate per archiviare e condividere in modo sicuro soltanto con utenti autorizzati le informazioni confidenziali e per impedire in qualunque momento il rischio di un data breach; ISL Online, programma di desktop remoto, utilizzato da banche, aziende sanitarie, università, ed anche dalle principali compagnie antivirus, proprio per l’elevato livello di sicurezza che garantisce nello stabilire connessioni remote. Infine, sarà presentata la piattaforma di security awareness training KnowBe4, inserita da Gartner tra i leader nel suo Magic Quadrant, perché offre un metodo straordinariamente efficace per formare i propri dipendenti contro le minacce di phishing e d’ingegneria sociale: “perché, non dobbiamo dimenticare infatti che il 91% – sic! – dei data breach è stato provocato da un’email di phishing.”
0 Comments
Leave A Comment